28 maggio 2009

Futuro incerto per Metro e la free press

Non è un gran momento per la free press.  Metro International ha deciso di mettere in vendita le attività in Italia e Portogallo. nei due Paesi la perdita complessiva dichiarata per il 2008 è stata di 2,5 milioni di euro. L'edizione spagnola era sta chiusa nel gennaio di quest'anno. L'Italia non è mai stato un mercato facile per questo tipo di giornali, sebbene rappresentino ormai il 40% delle copie distribuite, contro il 60% della share dei giornali a pagamento. I calcoli sono basati sui numeri dichiarati ufficialmente dagli editori della free press. (Le media europea secondo la World Association of Newspaper è del 23%).

Metro è stato il primo giornale free press apparso sul mercato italiano, correva l'anno 2000, e vanta oggi una distribuzione di circa 800 mila copie (260 mila nella edizione milanese, 150 mila per quella torinese, 45 mila a Genova, 45 mila a Bologna, 60 mila a Firenze e 270 mila a Roma). Al momento il più alto numero di copie distribuite appartiene a Leggo (proprietà del Messaggero), per il quale vengono dichiarate 1 milione di copie. City (Rcs, Corriere della Sera) ha  invece lo stesso numero di copie di Metro: 800 mila. Seguono poi EPolis, 590mila copie, e Dnews, 550 mila copie. Vedi grafico in Newspaper Innovation

Se fino al 2005 i titoli che si contendevano questo spazio editoriale erano Metro, Leggo e City negli ultimi tre anni il mercato è diventato affollato, troppo affollato rispetto a una domanda pubblicitaria in continua flessione. Nel 2007 è stato chiuso Sport24 (Edizioni Master) e nell'aprile di quest'anno 24minuti di proprietà del Sole24ore

2 commenti:

Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

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